Sabato, 14 marzo 2020, è stato firmato dai sindacati e dalle parti datoriali il Protocollo per la sicurezza dei lavoratori di fronte all'emergenza del Coronavirus. Il testo contiene le misure che le aziende devono adottare per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19.
Il Segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, precisa: "La salute e la sicurezza vengono prima dei profitti e delle rendite."
Ricordo in breve i punti principali dell'accordo:
- C'è l'obbligo di restare a casa con la febbre più alta del 37,5° C.
- Chi presenta certi sintomi deve farlo presente.
- All'entrata al lavoro si potrebbe controllare la temperatura del lavoratore, a patto di rispettare la privacy.
- L'azienda deve garantire la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli ambienti lavorativi.
- Il lavoratore deve avere a disposizione mezzi idonei per l'igiene, deve lavare spesso le mani e deve avere a disposizione gel igienizzante
- La distanza minima tra i lavoratori dev'essere di 1 m; dove non è possibile, devono essere distribuiti mezzi di protezione (mascherine, occhiali, guanti ecc)
- Per le aree comuni (mensa, sala fumatori, spogliatori) si deve disporre l'uso contigentato e devono essere igienizzate e ventilate.
- Per i reparti che non sono essenziali alla produzione può essere prevista la chiusura oppure lo smart working.
- Vengono limitate le trasferte e le riunioni.
- Possono essere rimodelati livelli produttivi e turni.
- Gli orari di entrata/uscita devono essere scaglionati per evitare gli assembramenti.
Inoltre, ci sono degli strumenti messi a disposizione dei lavoratori per non perdere il reditto, accedendo prima gli ammortizzatori sociali e poi utilizzando le ferie.
Ecco quì il testo:
Protocollo per il contrasto della diffusione del Covid-19
Admin, 15/03/2020